Il Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS) è tra i sette Dipartimenti dell’Ateneo fiorentino selezionati dall’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione dell’Università e della Ricerca) per l’assegnazione del Fondo del Ministero dell’Università e della Ricerca destinato a 180 strutture di ricerca di eccellenza nel periodo 2023-2027.
Il progetto nasce dall’esperienza del Progetto di Eccellenza 2018-22 sulle Eredità Culturali, tratto unificante delle competenze multidisciplinari del Dipartimento. Nel quinquennio è maturata la coscienza dei possibili sviluppi per un ulteriore salto di qualità che valorizzi l’interazione tra le sezioni del dipartimento mediante condivisione di progetti e piattaforme digitali grazie al potenziamento delle Digital Humanities e del Digital Heritage, una delle frontiere più promettenti nel panorama internazionale, in cui è urgente la definizione di standard e buone pratiche trasversali alle discipline per evitare frammentazioni nocive alla condivisione di obiettivi di ampio respiro. Ciò permette di valorizzare la rete di rapporti internazionali del Dipartimento (più di 40 accordi e progetti negli ultimi 4 anni alcuni dei quali strategici come il programma della European University Alliance EUniWell), nonché di migliorare le strategie di valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale con speciale attenzione alle modalità di comunicazione e disseminazione dei risultati della ricerca.
Il nuovo progetto garantisce continuità alle azioni programmate nel quinquennio sulla didattica. Queste prevedono: un Percorso di Eccellenza per le magistrali, borse premiali per attirare i migliori studenti, borse dottorali per laureati all’estero, didattica proattiva con realizzazione di workshop, laboratori, attività espositive, partecipazione a missioni archeologiche, anche al fine di aprire il SAGAS al territorio e potenziare il Public Engagement.
Grazie al riconoscimento come Dipartimento Eccellente 2023-3027, il SAGAS si propone di diventare un centro di riferimento nazionale ed internazionale nello studio integrato delle Eredità culturali, nel loro rapporto storico con il territorio, attraverso un trattamento informatizzato dei dati nelle varie discipline in cui si articola il Dipartimento stesso. Il SAGAS ha già sviluppato banche dati e piattaforme digitali di questo tipo, ma quanto finora realizzato va completato e armonizzato al fine di favorire l’integrazione tra le varie prospettive di ricerca e di potenziare la collaborazione con altri centri di ricerca nazionali e internazionali.
La fisionomia del dipartimento favorisce questo approccio attraverso una declinazione plurale: eredità materiali e immateriali, archeologiche e documentarie, artistiche, monumentali e spettacolari, territoriali e paesaggistiche, in un ambito diacronico ampio – dalla preistoria all’età contemporanea – e in uno spazio geografico che ha il suo centro di gravità in Italia, in Europa e nel bacino del Mediterraneo, ma che si estende dall’America settentrionale all’Asia centrale e sud-orientale.
Le varie sezioni del dipartimento hanno già sviluppato notevoli sinergie proprio grazie all’utilizzo di un approccio che lega territorio, storia e beni culturali: il trattamento informatizzato delle fonti storiche, archivistiche e biblioteconomiche è una esigenza primaria e il dipartimento ha prodotto banche dati e ricerche che hanno contribuito alla definizione di standard nazionali e internazionali affrontando ultimamente campi di frontiera come quello della metadatazione e delle ontologie. L’utilizzo dei sistemi informativi geografici (GIS) ormai non si limita agli studi geografici e a quelli archeologici, ma è trasversale agli interessi di tutte le sezioni, come mostra il progetto Eredità Culturali di un portale per la georeferenziazione di fondi archivistici, storici, fotografici e di set di dati relativi alla provincia di Firenze cofinanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. La realizzazione di modelli digitali del terreno trova applicazioni di avanguardia per geografi e archeologi, la documentazione 3D di strutture monumentali viene sviluppata da archeologi e storici dell’arte, ma permette anche sperimentazioni di avanguardia sull’acustica dei monumenti nell’ambito delle discipline dello spettacolo. Corsi di informatica applicata sono già presenti strutturalmente in tre corsi di laurea triennali e in quattro corsi magistrali incardinati sul SAGAS, ma sono impartiti da docenti a contratto.
Il nuovo progetto di eccellenza intende dare un quadro complessivo e un forte impulso a questo approccio, già presente in tutte le articolazioni del SAGAS, potenziandolo mediante insegnamenti affidati a docenti strutturati e mediante un sostegno trasversale agli interessi delle varie sezioni che sviluppi ulteriormente le potenzialità del LiEC in modo da offrire un sostegno tecnico adeguato alle ricerche e alla didattica in questa direzione.
Questo approccio trova un naturale accordo con il PNRR, per l’investimento M1C3 1.1 “Strategia digitale e piattaforme per il patrimonio culturale” (LINK ), con la visione della Carta di Siena 2.0 (LINK) e del Piano Nazionale di Digitalizzazione del Patrimonio Culturale (LINK), che ruota attorno ai concetti chiave di “paesaggio culturale”, “patrimonio culturale digitale” e “relazioni”. Tali concetti collegano la memoria storica con i beni culturali di un territorio, le sue comunità e i suoi contesti fisici e virtuali. Il paesaggio culturale è il luogo in cui si stratificano le memorie personali e collettive caratterizzando luoghi e gruppi sociali. Il patrimonio culturale, nelle sue dimensioni materiali e immateriali abbraccia oggi anche gli oggetti digitali prodotti dalla modellizzazione di dati informativi o dalla organizzazione di contenuti digitali. In altre parole, questa prospettiva si fonda sulla strutturazione di relazioni tra il patrimonio culturale che insiste sul territorio, le informazioni e rappresentazioni ad esso relative, i documenti storici che ne rendono possibile la comprensione. In questo quadro di riferimento le ricerche del SAGAS devono evolversi verso una più forte integrazione tra le sue linee di indagine, che saranno potenziate con un deciso incremento per tutti i suoi membri della disponibilità strutturale di strumenti e metodologie digitali per promuovere obiettivi più avanzati di conoscenza, attraverso lo sviluppo del potenziale relazionale con le sue fondamentali ricadute nella disseminazione e nella III missione e con una forte proiezione internazionale.
Ultimo aggiornamento
14.11.2024