«Questo Dante fue onorevole e antico cittadino di Firenze di porta San Piero, e nostro vicino ..., il detto Dante era de’ maggiori governatori della nostra città e di quella parte, bene che fosse guelfo; e però sanza altra colpa co la detta parte bianca fue cacciato e sbandito di Firenze, e andossene a lo Studio a Bologna, e poi a Parigi, e in più parti del mondo».
Così Giovanni Villani introduce la figura di Dante Alighieri nella Nuova Cronica, scritta tra il 1322 e il 1348, ed è da queste parole che parte il progetto scientifico della mostra che il Museo Nazionale del Bargello in collaborazione con l’Università di Firenze dedica al sommo poeta dall’11 maggio all’8 agosto 2021, proponendosi di ricostruire il rapporto tra Dante e Firenze nei decenni che seguono la sua morte. La mostra è curata da Luca Azzetta (DILEF), Sonia Chiodo e Teresa De Robertis (SAGAS) ed è accompagnata da un catalogo in italiano e in inglese edito da Mandragora.
Ultimo aggiornamento
01.11.2021