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DAISI. Anastilosi digitale e interpretazione interattiva degli spazi: nuove metodologie per la Storia dell’arte. Tre laboratori esemplari sulle chiese mendicanti italiane tardo-medievali (secc. XII-XV)

Responsabile del progetto: Prof. Andrea De Marchi

Settore scientifico disciplinare: L-ART/01 - Storia dell'arte medievale

Data inizio/fine progetto: 01/11/2023 - 31/10/2025

Ente finanziatore: MUR

Anno di riferimento: 2022

Partner: Università di Firenze DIDA – Università di Bologna – Università di Padova

 

Loghi PNRR

 

Il recupero di quanto è andato smembrato e perduto e la sua contestualizzazione è una delle prospettive di ricerca più interessanti della storia dell’arte medievale. Il rilievo deve essere alla base di un procedimento complesso, in una vera e propria circolarità ermenuetica, dove le congetture orientano le modalità stesse di visualizzazione, integrazione grafica e animazione dinamica delle immagini in funzione dei percorsi di percezione.

Questa ricerca ha individuato tre monumenti come casi esemplari per testare la complessità di questo metodo, con l’obiettivo di mettere a punto buone pratiche ulteriormente applicabili. Sono state scelte tre importanti chiese mendicanti, erette alla fine del Duecento, ma poi sottoposte a numerose trasformazioni nel corso del tempo, dei maggiori ordini, minori e predicatori, in tre diverse collocazioni, in relazione alle unità di lavoro: Santa Maria Novella a Firenze, San Domenico a Bologna, la basilica del Santo a Padova.

 

Altro materiale informativo

Ultimo aggiornamento

22.06.2024

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