Il Ministro del Turismo e delle Antichità Makram Al-Qaisi ha dichiarato, durante la sua sponsorizzazione del lancio del workshop su Manutenzione, conservazione e gestione del patrimonio culturale del sito archeologico del castello di Shobak, che tali workshop e progetti contribuiranno a promuovere sviluppo sostenibile della regione di Shobak e migliorare i mezzi di sussistenza delle comunità locali della regione coinvolgendole nelle attività che verranno attuate.
Il Ministro Al-Qaisi, durante l’avvio del workshop presso la sede del Dipartimento delle Antichità, giovedì, alla presenza del Consigliere Hisham Al-Abadi, e del project manager dell’Università di Firenze, prof. Michele Nucciotti, ha sottolineato le consolidate e radicate relazioni storiche tra la Giordania e l’Italia, apprezzando la collaborazione e gli sforzi congiunti compiuti dal governo italiano rappresentato dall’Agenzia italiana per lo sviluppo nel campo della conservazione del patrimonio culturale e di civiltà in Giordania.
Il Ministro Al-Qaisi ha affermato l’interesse di Sua Maestà il Re Abdullah II Ibn Al-Hussein nel settore del turismo e dei siti archeologici in generale e della regione di Shobak in particolare, indicando che Sua Maestà ha invitato, durante la sua visita nella regione nel 2020, ad aumentare interesse per la realtà turistica di Shobak e far luce su di essa attraverso il beneficio delle comunità locali dalle attrazioni turistiche sparse nella regione e il loro coinvolgimento nel processo di sviluppo turistico.
E il ministro Al-Qaisi ha indicato che saranno in corso lavori per istituire un museo nel castello che sia un’attrazione turistica e contribuisca a prolungare la durata della visita del turista al sito e alla regione, poiché questo museo rifletterà positivamente sullo sviluppo del turismo settore, sostenendo l’economia di Shobak e responsabilizzando le comunità locali nella regione.
Il ministro Al-Qaisi ha sottolineato l’importanza di preservare il patrimonio culturale e di civiltà nel sito del castello di Al-Shobak e nei suoi dintorni, garantendo la conservazione e la corretta gestione del sito, riabilitando, proteggendo e preservando i monumenti archeologici all’interno del castello, e progettare percorsi turistici al suo interno in modo scientifico e ponderato.
Da parte sua, l’Ambasciatore d’Italia in Giordania, Luciano Pizzotti, ha affermato che questo workshop, che rientra nel progetto del Post-Corona Pandemic Economic and Social Recovery Programme nell’area protetta del Castello di Shobak finanziato dall’Agenzia italiana per lo Sviluppo, è venuto a coronamento della fruttuosa e continua collaborazione tra i governi italiano e giordano, sottolineando la necessità dell’inclusione della popolazione locale in tali progetti per la generalizzazione dei benefici economici.
Ha aggiunto: "La Giordania è caratterizzata da molteplici civiltà e siti archeologici e turistici unici, e dobbiamo tutti prestare attenzione alla civiltà, alla cultura e al turismo, e che sia la nostra massima priorità", sottolineando il continuo sostegno a tali progetti.
Il Segretario Generale del Ministero, Imad Hijazin, ha sottolineato l’importanza di questo laboratorio e progetto per la regione e i suoi abitanti, indicando che questo progetto è il primo del suo genere, attraverso il quale si svolgeranno lavori per preservare e riabilitare il sito del castello, oltre a sviluppare un prodotto turistico che attragga i visitatori e sia uno strumento di sviluppo della regione attraverso la creazione di un centro turistico Avventura, esplorazione, sfida e restauro di alcune antiche case.
A sua volta, il Direttore Generale del Dipartimento delle Antichità, Fadi Balawi, ha affermato che questo workshop e i successivi corsi di formazione saranno uno dei risultati attesi del progetto, che mira a costruire le capacità di un numero di tirocinanti e migliorare le loro competenze in il campo delle antichità, la conservazione, la manutenzione e il restauro di varie discipline nel campo delle antichità e dell’ingegneria per garantire la gestione del sito.Ben conservato dal Dipartimento delle Antichità.
Ha aggiunto: "Entro la fine di questo progetto, ci sarà un buon numero di tirocinanti che avranno acquisito le competenze tecniche richieste che aiutano a mantenere la sostenibilità del castello e riabilitarlo in un modo che è in linea con gli standard internazionali in materia di conservazione. "
E Balawi ha affermato che uno dei risultati di questo workshop e del progetto in generale è aumentare il numero di visitatori e gruppi turistici del sito e il suo sviluppo, e aumentare la capacità di assorbimento di tutte le strutture archeologiche e turistiche, oltre a riabilitare i monumenti nel castello, sottolineando che il risultato più importante di questo progetto è l’ottenimento di un sito solido e sostenibile che fornisca tutte le condizioni di sicurezza e protezione per il visitatore.
Il Direttore dell’Agenzia Italiana per lo Sviluppo in Giordania, Emilio Cabasino, ha elogiato la collaborazione e gli stretti rapporti professionali che uniscono l’Agenzia al Ministero del Turismo e delle Antichità e al Dipartimento delle Antichità, sottolineando l’impegno dell’Agenzia nel contribuire a sviluppare una strategia per lo sviluppo e lo sviluppo del settore culturale e archeologico nel Regno.