La mostra, che sarà inaugurata il 10 marzo negli spazi di Palazzo Fenzi (via San Gallo 10, Firenze), rimarrà aperta fino all’8 aprile, secondo gli orari della sede dipartimentale.
Dopo Ulaanbaator e Roma, la mostra presenta a Firenze le fotografie e i pannelli illustrativi della missione Camps of Mongolian Nomads – an Ethnoarchaeological Perspectives, promossa a partire dal 2002 dall’’Associazione Italiana di Etnoarcheologia (con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e l’ Ismeo). E’ stata condotta da Francesca Lugli e Graziano Capitini, in collaborazione con l’Academy of Sciences, la National University e la University of Arts of Ulaanbaatar.
Sono state visitate numerose regioni della Mongolia al fine di identificare ripetitività e differenze del nomadismo e dal 2007 le ricerche sono state focalizzate sulle problematiche relative agli accampamenti dei mesi freddi invernali. Negli anni sono stati visitati circa duecentocinquanta accampamenti di pastori nomadi della Mongolia.
La ricerca ha via via affrontato diverse problematiche quali la tenda, l’organizzazione degli accampamenti, gli spostamenti stagionali, la gestione del bestiame, il sale, il foraggio, le risorse idriche e i cani che sono stati riconosciuti essere uno degli elementi cruciali che hanno permesso l’affermazione del nomadismo della steppa centro-asiatica.
Introduzione alla mostra:
10 marzo 2023 ore 14:00 Aula Magna, Via Laura 48, Firenze
Intervengono Francesca Lugli e Graziano Capitini, Associazione Italiana di Etnoarcheologia
Per seguire online : https://meet.google.com/kkc-mbnn-ybj